Riabilitazione

Riabilitazione mano / polso

Problematiche principali

La perdita di funzionalità della mano può essere causata da patologie traumatiche, infiammatorie o degenerative.

L’incidenza di queste problematiche è in continuo aumento a causa del cambiamento dello stile di vita e delle tipologie di lavoro e proprio per questo motivo richiedono un approccio e una gestione specifica e personalizzata.

Il terapista della mano può intervenire sia in ambito conservativo che post-chirurgico o post-traumatico.

Neuropatie

Le neuropatie sono dovute a sofferenze funzionali o strutturali di un nervo periferico. La sindrome del Tunnel Carpale è una delle neuropatie più diffuse, ma non l’unica.

I sintomi più comuni sono:

  • Formicolio alle dita della mano, prevalentemente notturno;
  • Dolore notturno lungo il decorso del nervo;
  • Dolore a riposo;
  • Riduzione della sensibilità fine;
  • Riduzione della forza e della destrezza della mano;
  • Gonfiore della mano, prevalentemente notturno;

 

Le cause possono essere riconducibili a:

  • Sovraccarichi funzionali o posturali;
  • Traumi diretti al gomito, al polso o alla mano;
  • Problematiche cervicali;
  • Stress;
  • Menopausa;

 

È fondamentale esaminare la funzionalità della mano e la gravità dei
sintomi, ancora più che l’elettromiografia. Infatti, questi problemi
possono interessare più distretti (es: polso-cervicale) e per questo
richiedono un approccio multidisciplinare per una corretta gestione.

Tendinopatie

Per tendinopatie si intendono tutte quelle problematiche che causano infiammazione del tendine o della sua guaina.

I sintomi più comuni sono:

  • Gonfiore locale;
  • Dolore alla palpazione della zona infiammata;
  • Dolore durante il movimento o lo sforzo;
  • Riduzione della forza e della destrezza della mano;
  • Possibilità di avvertire scatti;
  • Possibilità di avere una riduzione del movimento articolare;

 

Le cause possono essere riconducibili a:

  • Sovraccarichi funzionali o posturali;
  • Traumi diretti;
  • Attività lavorativa ripetitiva;
  • Debolezza;

 

Sono disturbi che possono comportare un’invalidità temporanea della funzionalità della mano in tutte le attività della vita quotidiana. Infatti, a causa della ridotta grandezza delle strutture a fronte di un’elevata richiesta funzionale è fondamentale identificare i fattori che possono aver causato l’infiammazione per poterli gestire in maniera soggettiva e specifica per ogni paziente.

Artrosi

Le artrosi della mano colpiscono prevalentemente il sesso femminile.
Essendo patologie degenerative sono spesso correlate al lavoro svolto e allo stile di vita della persona. La rizoartrosi è e sarà sempre di più l’artrosi più frequente della mano a causa dell’elevato utilizzo degli smartphone nella vita quotidiana.

I sintomi più comuni sono:

  • Gonfiore locale;
  • Dolore alla palpazione dell’articolazione;
  • Dolore durante il movimento o lo sforzo;
  • Riduzione della forza e della destrezza della mano;
  • Possibilità di avvertire crepitii;
  • Possibilità di avere una riduzione del movimento articolare;
  • Rossore;
  • Deformità articolare;

 

Principali cause:

  • Gestualità funzionale lavorativa e quotidiana;
    Usura;
  • Precedenti fratture;
  • Traumi;
  • Lussazioni;

 

Per natura le artrosi sono problematiche che non possono guarire in
quanto riguardano un processo degenerativo e irreversibile. Proprio per questo occorre orientare l’obiettivo terapeutico sulla riduzione del dolore, sulla gestione nel tempo del sintomatologia e sull’educazione del paziente.

Fratture

Le fratture solitamente sono la conseguenza di un trauma ad alta energia e possono colpire le falangi, i metacarpi, le ossa carpali, il radio e l’ulna.

Richiedono un approccio precoce e specifico, svolto attraverso un lavoro d’equipe col chirurgo della mano perché il percorso riabilitativo è strettamente correlato alla tipologia di intervento subito.

In che cosa consiste il trattamento?
È importante impostare un programma riabilitativo completo e personalizzato in base alla tipologia di frattura, che tenga conto delle
richieste lavorative, personali ed emotive del paziente.

Obiettivo?
Ripristinare una corretta funzionalità della mano e del polso. Non bisogna tenere conto esclusivamente del movimento, ma recuperare quelle che sono le caratteristiche di forza, stabilità e destrezza in assenza di dolore delle strutture interessate e dell’intera catena cinetica del braccio.

Lesioni Tentinee

Le lesioni tendinee possono essere di natura traumatica o degenerativa. L’incidenza prevalente a livello della mano e del polso riguarda lesioni da taglio o rottura sottocutanea tendinea a livello delle dita.

Richiedono un approccio sempre più specifico e precoce a causa delle caratteristiche del tendine e della formazione di aderenze che purtroppo sono la principale causa di insuccesso in queste lesioni.
Il percorso riabilitativo richiede una mobilizzazione precoce ed è strettamente correlato alla tipologia di intervento fatta dal chirurgo della mano.

In che cosa consiste il trattamento?
È importante impostare un programma di mobilizzazione precoce, concordato con il chirurgo, per ridurre il più possibile la formazione di aderenze che causano una difficoltà di scorrimento dei tendini.

Obiettivo?
Ripristinare le caratteristiche di scorrimento, forza ed elasticità del tendine volte ad una corretta ripresa funzionale della mano e del polso.

Lesioni legamentose

Le lesioni legamentose possono verificarsi a seguito di traumi articolari ad alta energia, come distorsioni o lussazioni, e comportare la lesione parziale o totale delle fibre.

Richiedono una valutazione precoce e multidisciplinare (chirurgo-
terapista) per la scelta del percorso terapeutico.

Infatti, occorre valutare se impostare un trattamento chirurgico o
conservativo volto al ripristino della stabilità articolare.

In che cosa consiste il trattamento?
E’ importante scegliere il percorso terapeutico più indicato (chirurgico o
conservativo) in base alle esigenze e richieste del paziente.

Obiettivo?
Ripristinare primariamente una corretta stabilità dell’articolazione interessata in assenza di dolore, conferendo comunque movimento e funzionalità all’articolazione.